Secondo un nuovo studio, non è esatto che una colazione abbondante fa dimagrire o migliora il metabolismo. Ma in realtà, seguire una dieta salutare non ha soltanto a che fare con la perdita di peso. A partire dalla colazione sana e fino all’ultimo snack, ci sono in realtà numerosi altri motivi per cui dovremmo preferire cibi più salutari; basta pensare al ruolo che svolgono gli alimenti per garantire le normali funzioni corporee, assicurare la salute del cuore e combattere le infiammazioni.
Ciò che mangiamo ha un impatto diretto sulle risposte infiammatorie del nostro corpo. Se consumiamo di continuo alimenti che peggiorano l’infiammazione, il nostro corpo rimarrà in allerta per combattere quelle sostanze “estranee”. Questo processo è conosciuto anche come infiammazione cronica e può aumentare il rischio di colesterolo alto, malattie cardiovascolari, diabete, reumatismi e malattie reumatiche e altro ancora.
Colazione sana: ecco il cibo che elimina l’infiammazione
Per combattere l’infiammazione cronica è necessario allora alimentarsi bene. A partire da una colazione sana. Diciamo subito che proprio a colazione inizia la cura di sé e non è un caso che sempre più persone preferiscano le proteine a colazione in luogo delle bombe di carboidrati che siamo da sempre abituati a preferire.
Arriviamo al dunque: se goderti una ciotola di cereali zuccherati al mattino può sembrati la scelta più semplice e gustosa, la migliore colazione che puoi scegliere per ridurre l’infiammazione è in realtà una ciotola di farina di avena.
Hai capito bene. Farina d’avena. Secondo uno studio pubblicato dal Nutrition Journal, un polifenolo nell’avena chiamato avenanthramide (AVA) rallenta la risposta infiammatoria e aumenta le difese antiossidanti. I dettagli dello studio? Due gruppi di donne di età compresa tra i 50 e gli 80 anni hanno ricevuto due biscotti, alcuni preparati con farina d’avena ad alto contenuto di AVA (il primo) e altri privi di questo elemento (il secondo). Entrambi i gruppi hanno camminato in discesa su un tapis roulant prima e dopo l’assunzione di integratori. Dopo otto settimane, i prelievi eseguiti sono stati in grado di dare un esito forse inaspettato. Hanno dimostrato infatti una diminuzione dell’infiammazione e un aumento delle difese antiossidanti trasmesse dal sangue per le donne che avevano assunto i biscotti di farina d’avena con un alto AVA.
Chiaramente sono necessarie altre ricerche per confermare gli esiti dello studio, come confermato da uno degli autori, Li Li Ji, PhD, medico esperto e ricercatore capo del Laboratorio di igiene fisiologica e scienze motorie dell’Università del Minnesota. I dati, però, hanno mostrato una forte correlazione tra consumo di questo cereale e la riduzione infiammazione associata all’esercizio fisico, invecchiamento e malattie croniche.
Farina d’avena e infiammazione: il segreto di una colazione sana
Questo studio è stato poi seguito da un’altra ricerca pubblicata sull’Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition che mostra, ancora una volta, una correlazione tra il consumo di porridge di avena e la riduzione dei marcatori di infiammazione. In questo ambito si è anche rivelata una buona riduzione dello stress ossidativo, responsabile dello sviluppo di numerose problematiche. Nella loro conclusione, i ricercatori hanno raccomandato alle persone con ipertensione di consumare 70 grammi (circa 3/4 di tazza) di porridge di avena ogni giorno per quattro settimane; aiuterebbe a ridurre l’infiammazione.
Insomma, dovremmo mangiare una tazza di farina d’avena al giorno? Probabilmente è pesante e ci stancheremmo. Ma inserire questo prezioso alimento nel nostro piano alimentare settimanale è certamente un modo semplice per aiutare a ridurre l’infiammazione; specialmente quando ci sono modi deliziosi per preparare la farina d’avena a colazione. E poi chi ha detto che dobbiamo usarla per forza a colazione?