Cibi del sorriso

Esistono veramente i cibi del sorriso? E quali sono? Una cosa è certa: i giorni in cui mangiamo più frutta e verdura ci sentiamo più rilassati, più felici e più energici rispetto ai giorni in cui ne consumiamo meno. Sono questi i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Health Psychology. Secondo i ricercatori, è possibile soddisfare la quantità giornaliera necessaria al nostro benessere introducendo nella dieta almeno uno dei migliori alimenti “salva umore”.

Quali sono i “cibi del sorriso”?

LATTE E CEREALI sono molto ricchi di vitamina B1. Meglio conosciuta come vitamina dell’anima, è necessaria alla produzione di un importante neurotrasmettitore cerebrale chiamato serotonina. Questa si trova infatti in stretta relazione con lo stato d’animo. Di conseguenza una tazza di latte con cereali integrali e frutta secca ci mette di buonumore.

Anche MIRTILLI, FRAGOLE, NOCI, THE, SALMONE esercitano un effetto positivo sul nostro stato d’animo. Questi alimenti presentano un componente molto simile all’acido valproico, sostanza usata in medicina per il trattamento dell’epilessia e come stabilizzatore dell’umore in pazienti affetti da disturbi psichici.

GELATO AL CIOCCOLATO. Sia il cioccolato che il gelato al cioccolato contengono triptofano, un amminoacido che modula l’aggressività favorendo la produzione di serotonina. Come abbiamo detto, questa viene chiamata ormone del buonumore.

MELA. Frutto buono e succoso, ricco di antiossidanti e a bassissimo contenuto di grassi. Che leva il medico di torno lo sappiamo da tempo, ma a parte gli effetti benefici per la salute del corpo.. già solo addentarla non mette di buonumore?

ALGHE MARINE. Si trovano nei supermercati, nelle erboristerie o nei negozi di alimenti biologici, sono ricche di antiossidanti e sali minerali. Contengono un’alta percentuale di iodio, un nutriente fondamentale per il buon funzionamento della tiroide. L’assunzione di alghe alimentari è  sconsigliata in soggetti che soffrono di ipertiroidismo o sensibili allo iodio e nelle diete a regime povero di sodio.

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