Certamente hai sentito parlare sia di obesità sia di diabete, ma da dove viene il termine diabesità e cosa significa? In realtà scoprirlo è semplice: la “diabesity” è una nuova condizione medica, decisamente preoccupante, che combina obesità e diabete di tipo 2.
Questa combinazione pericolosa sembra la vera malattia del terzo millennio, per la sua diffusione a macchia d’olio. La diabesità è in grado di aumentare drammaticamente il rischio di malattie cardiovascolari, la prima causa di morte a livello globale. E con il dilagare dell’obesità infantile, il quadro futuro non è del tutto roseo.
Cos’è la diabesità?
Secondo l’endocrinologo Dr. Jay Waddadar, uno tra i primi ad usare questo nuovo termine, la diabesità rappresenta un duplice fardello per la salute pubblica, mettendo insieme obesità e diabete di tipo 2. Queste due malattie interconnesse espongono i pazienti a un rischio elevato di sviluppare complicazioni gravi, incluse le malattie cardiache.
“Il diabete è una condizione che può avere effetti devastanti a lungo termine, anche se i pazienti possono sentirsi bene nei primi stadi”, ha spiegato il Dr. Waddadar. “Ignorare i sintomi o ritardare il trattamento può portare a conseguenze irreversibili.”
Prevenzione e trattamento della diabesità
Il legame tra obesità e diabete è decisamente molto stretto. L’obesità può non solo aumentare il rischio di sviluppare il diabete ma può anche accelerarne la progressione. Quando il corpo è in sovrappeso, il pancreas si trova sotto stress continuo per produrre insulina sufficiente a regolare i livelli di glucosio nel sangue.
“Il grasso corporeo eccessivo impedisce al glucosio di essere immagazzinato correttamente, lasciandolo nel flusso sanguigno” continua il Dr. Waddadar. “Di conseguenza, il pancreas si esaurisce rapidamente, portando a un peggioramento del diabete.”
Diabesity: fattori di rischio
Mentre l’obesità aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 fino a sei volte, non tutti gli obesi svilupperanno diabete. Esistono altri fattori di rischio della diabesità: la storia familiare, la dieta, l’attività fisica e la salute intestinale, l’insulinoresistenza, giocano tutti ruoli significativi.
Bisogna dire, però, che se è vero che il prediabete e il diabete mellito possono svilupparsi su individui geneticamente predisposti, questo avviene sempre parallelamente all’aumento di peso (o per meglio dire di grasso corporeo). Secondo uno studio, una perdita di peso di -15 kg ottenuta da una rilevante restrizione calorica, può portare alla remissione del diabete di tipo 2 nell’80% dei pazienti che hanno sviluppato insieme diabete mellito e obesità.
La conclusione? Non è il rischio diabete che fa la differenza: in presenza di determinati fattori di rischio è importante più che mai mantenere il proprio peso corporeo al di sotto della soglia di obesità. L’equilibrio ormonale, infatti, è decisamente molto instabile in presenza di un forte sovrappeso e la concomitanza di queste due condizioni di salute può degenerare all’improvviso.
I benefici della perdita di peso
Diminuire il peso corporeo, anche di una percentuale minima del 5-10%, può avere un impatto notevole sul miglioramento del diabete di tipo 2 e, quindi, anche sullo sviluppo della tanto temuta diabesity.
Perdere peso, infatti, può ridurre la necessità di farmaci multipli o, in alcuni casi, eliminare completamente la necessità di farmaci per il diabete. La dietoterapia per il diabete ha dimostrato un’efficacia straordinaria nel corso di alcune ricerche scientifiche pubblicate sulla rivista Nature Communications.
“Il diabete di tipo 2 può essere trattato, e talvolta invertito, con interventi dietetici“, ha affermato Jonathan Little, docente assistente presso la School of Health and Exercise Sciences presso l’Università della British Columbia e coautore dello studio che ha visto un terzo dei partecipanti sospendere i farmaci per il diabete dopo tre mesi di terapia nutrizionale.
Peraltro, il rischio di diabete mellito di tipo 1 (T2DM) si riduce drasticamente non solo di fronte a una rilevante perdita di peso. Anche e soprattutto il mantenimento della perdita di peso a lungo termine ha dimostrato di avere grandi benefici per la salute, tanto da azzerare questa pericolosa condizione.
Passi Successivi per Affrontare la Diabesità
Modificare la dieta e aumentare l’attività fisica sono essenziali per combattere la diabesità. Secondo uno studio recente, nelle persone con diabete di tipo 2 di recente diagnosi, aggiungere l’esercizio fisico alla perdita di peso indotta dalla dieta migliora la funzionalità delle cellule beta stimolate dal glucosio.
Sebbene possa essere difficile, i benefici di un peso sano possono prevenire gravi complicanze del diabete. Cosa fare allora? “Consultare il proprio medico per ricevere consigli personalizzati è il primo passo verso un miglioramento della salute” conclude il Dr. Waddadar.
Insomma, nella dilagante preoccupazione per l’incalzare della diabesità, la lotta a questa condizione richiede un approccio integrato e consapevole, focalizzato sulla prevenzione, la gestione del peso e la terapia medica adeguata.
Con la giusta strategia, è possibile non solo gestire, ma potenzialmente invertire gli effetti di questa condizione che somiglia sempre più a una vera epidemia.