Ansia nei bambini

Un influente gruppo di esperti statunitensi per la prima volta ha raccomandato che i medici di base esaminino tutti i bambini dagli 8 ai 18 anni. La raccomandazione è quella di procedere a screening per ansia nei bambini, anche in assenza di sintomi. 

Le raccomandazioni provengono dalla US Preventive Services Task Force, un gruppo di esperti medici e di prevenzione delle malattie riuniti dal Dipartimento della salute e dei servizi umani (HHS) degli USA. Arrivano in un momento in cui i tassi di disturbi mentali diagnosticati tra i giovani americani continuano ad aumentare in modo esponenziale.

“L’ansia è la condizione di salute mentale più comune nei bambini e nei giovani”. Sono state queste le parole di un autorevole membro della task force, la dott.ssa Martha Kubik, professoressa alla scuola per infermieri della George Mason University.

Gli esperti hanno definito l’ansia nei bambini come un gruppo di condizioni correlate caratterizzate da paura o preoccupazione eccessiva che si manifestano come sintomi emotivi e fisici. Hanno raccomandato l’uso di questionari di screening per identificare i bambini a rischio, osservando che gli studi dimostrano che i bambini con tali condizioni beneficiano di un trattamento che può includere la terapia cognitivo-comportamentale o la psicoterapia.

I disturbi di ansia nei bambini sono in aumento

L’esperienza dell’ansia può essere debilitante per un giovane. Non solo: la manifestazione di ansia nei bambini aumenta il rischio di ansia in età adulta e di altre condizioni come la depressione. Lo screening può identificare i bambini che dovrebbero essere indirizzati per una valutazione formale, ha aggiunto Kubik.

Lo screening per l’ansia nei giovanissimi ha ricevuto quella che viene chiamata una raccomandazione “B”. In parole povere, la task force ha concluso con “moderata certezza” che i benefici dello screening superano i danni. Gli esperti hanno affermato che non ci sono prove sufficienti di benefici, invece, per lo screening dei bambini di età inferiore agli 8 anni.

Le raccomandazioni sullo screening per l’ansia dei bambini hanno incontrato subito il favore dalla comunità scientifica statunitense. Si è osservato infatti che la maggior parte dei disturbi psichiatrici, compresi i disturbi d’ansia, insorgono durante l’infanzia e l’adolescenza. 

Il numero di bambini statunitensi di età compresa tra 3 e 17 anni con diagnosi di ansia è aumentato del 29% dal 2016 al 2020. I giovanissimi con diagnosi di depressione sono aumentati del 27% nello stesso periodo di tempo, secondo uno studio HHS pubblicato a marzo. Anche in Italia i dati sono preoccupanti: sarebbero quasi 2 milioni i giovani colpiti da disturbi neuropsichici. Gli esperti hanno affermato che la tendenza si è aggravata da problemi relativi alla pandemia di COVID-19: i bambini in quarantena hanno dovuto affrontare una dura prova.   

​Le raccomandazioni, pubblicate sul Journal of American Medical Association, si sono basate su una revisione delle prove sullo screening e sul trattamento dell’ansia nei bambini e negli adolescenti. Ad aprile ne è stata presentata una prima bozza.

Rapporto tra ansia e suicidio

Il mese scorso la task force aveva pubblicato una bozza di linee guida simili raccomandando lo screening dell’ansia per gli adulti di età pari o inferiore a 64 anni. Questi dati sono ancora soggetti a revisione. Inoltre, i medici del team hanno riaffermato la precedente raccomandazione per lo screening dei bambini a partire dall’età di 12 anni senza sintomi di depressione. Per questo disturbo, però, la task force ha stabilito che non ci sono prove sufficienti per sostenere tale screening nei bambini più piccoli. Anche per il rischio di suicidio, gli esperti hanno reputato insufficienti le prove per raccomandare lo screening di routine di bambini o adolescenti asintomatici.

Il suicidio è la seconda causa di morte tra gli americani di età compresa tra 15 e 24 anni, seconda solo agli incidenti stradali. L’American Academy of Pediatrics, la American Foundation for Suicide Prevention e gli esperti del National Institute of Mental Health del governo USA a marzo hanno raccomandato lo screening del suicidio per i bambini a partire dai 12 anni. 

Il dottor Oscar Bukstein, professore di psichiatria e formatore dei pediatri nello screening della salute mentale presso il Boston Children’s Hospital ha affermato che la sfida più grande nell’affrontare il suicidio giovanile negli USA è quella di identificare i soggetti a rischio. “La crisi sta avendo le impostazioni terapeutiche appropriate per curare tutti questi bambini che tendono al suicidio”. Bukstein ha scritto un editoriale sulla rivista che accompagnava le raccomandazioni sulla depressione e sul suicidio.

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