La sindrome del colon irritabile, conosciuta scientificamente anche con l’acronimo IBS, racchiude una serie di disturbi legati al funzionamento del tratto intestinale del colon. Spesso chiamata anche colite spastica, colite nervosa o semplicemente colon irritabile, questa problematica può rappresentare una condizione alquanto fastidiosa e invalidante nel normale svolgimento delle attività quotidiane.
Purtroppo le cause della sindrome dell’intestino irritabile non sono a oggi ancora così chiare, anche se la medicina ha fatto notevoli passi avanti ed è riuscita a chiarire alcuni aspetti fondamentali di questa patologia.
In questo articolo approfondiremo gli aspetti legati al quadro generico della sindrome con uno sguardo alla conformazione dell’intestino; quindi prenderemo in esame gli aspetti della dieta da seguire e degli integratori e dei farmaci che sarebbe opportuno assumere, naturalmente sempre sotto consiglio del tuo medico di base o del gastroenterologo che ti segue.
Sindrome del colon irritabile: com’è fatto il colon
Certamente, durante le ore di scienze sia alle scuole elementari che alle medie, gli insegnanti ti avranno parlato dell’intestino. Facciamo un piccolo ripasso.
L’intestino è una parte dell’apparato digerente. È diviso sostanzialmente in due porzioni: intestino tenue e intestino crasso.
L’intestino tenue è la parte più alta, quella connessa allo stomaco attraverso il piloro, una piccola valvola. La sua lunghezza è di circa 7 metri per un diametro di circa 4 cm.
Più in basso troviamo l’intestino crasso, che è lungo circa 2 metri per un diametro medio di 7 cm. All’interno dell’intestino crasso troviamo tutto ciò che ci interessa affrontare, ovvero le varie sezioni del colon, oltre che il retto, il cieco e il sigma, che sono le altre componenti dell’intestino crasso.
Per parlarti meglio della sindrome del colon irritabile, ci soffermeremo naturalmente sul colon.
Intestino infiammato: cos’è la IBS, o sindrome del colon irritabile
Adesso che abbiamo fatto chiarezza su cosa sia il colon e su dove si colloca all’interno del corpo umano, possiamo fare chiarezza sul focus di questo nostro approfondimento: cos’è la sindrome del colon irritabile?
La IBS, comunemente detta anche colite spastica o colite nervosa, è una condizione cronica che interessa il colon e che raggrupa diversi disturbi.
Il primo aspetto da precisare è che, contrariamente a quanto accade in altre patologie che interessano questo tratto di intestino, come il Morbo di Crohn, la sindrome del colon irritabile non modifica l’anatomia del colon e non rappresenta una concausa di patologie tumorali legate al tratto intestinale.
Accorgersi di essere affetti da questa sindrome non è sempre facile. Questo perché è associabile a svariati sintomi che possono presentarsi singolarmente o anche tutti insieme, ma che una volta individuati porteranno dritti alla diagnosi.
Sindrome del colon irritabile: cause e sintomi
Come riconoscere quindi di essere affetti da questo tipo di colite?
I sintomi generici sono abbastanza chiari, tra questi individuiamo:
- Dolori e crampi addominali;
- Gonfiore addominale;
- Cattiva o lenta digestione;
- Meteorismo;
- Diarrea;
- Stipsi;
- Episodi di nausea;
- Muco biancastro o giallognolo all’interno delle feci;
- Borborigmi, ovvero gorgoglii intestinali causati dal gas presente nell’intestino.
Come ti abbiamo accennato, i sintomi possono presentarsi singolarmente o anche tutti insieme; e non è raro il caso in cui se ne avvertano solo alcuni.
Benché la condizione della sindrome del colon irritabile sia cronica, tali segnali possono presentarsi anche in maniera sporadica o durare mesi. Dovrai essere tu, qualora ti accorgessi che non si tratta più di episodi sporadici, a rivolgerti al tuo medico per fare indagini più approfondite.
Per quanto riguarda invece del cause del colon irritabile purtroppo la medicina brancola ancora abbastanza nel buio.
Le uniche certezze che ci sono possono ricostruire il nesso causale al contrario; insomma, è possibile riconoscere determinate condizioni o l’assunzione di cibi che possono scatenare i sintomi tipici dell’intestino irritato.
Tra queste condizioni troviamo facilmente lo stress, la depressione, una predisposizione genetica, alterazioni e/o deficit del sistema immunitario. O, ancora, più semplicemente una scarsa tolleranza ad alcuni alimenti, che bisognerà quindi opportunamente eliminare dalla dieta abituale.
Anche la celiachia potrebbe manifestarsi attraverso l’infiammazione del colon; quindi attenzione ai sintomi e soprattutto a non trascurarli.
Sindrome del colon irritabile: qual è l’alimentazione consigliata
Una delle principali forme di trattamento della sindrome del colon irritabile è curare l’alimentazione. Questo vuol dire soprattutto che sarà necessario eliminare determinati cibi dalla dieta quotidiana.
Vediamo quindi ora quali sono i principali alimenti da assumere e quali è caldamente consigliato evitare.
Alimenti consigliati
- Verdure a foglia;
- Semini di chia e semi di lino;
- Mele;
- Avocado;
- Condimenti con aceto di mele;
- Bere molta acqua.
Alimenti da evitare
- Legumi;
- Lattosio;
- Fruttosio;
- Zuccheri in generale perché fermentano nell’intestino;
- Caffeina;
- Alcolici;
- Broccoli e cavoli;
- Cipolle;
- Fritti e grassi;
- Ciliegie, prugne, datteri, albicocche e pere.
Integratori e farmaci consigliati per il trattamento della sindrome del colon irritabile
L’adozione di uno stile di vita sano e l’esclusione di determinati alimenti che possono provocare gonfiore e irratazione intestinale, può essere assolutamente coadiuvata dall’assunzione di integratori e farmaci che forniscono un prezioso aiuto.
Ricordiamo sempre che prima di decidere autonomamente di assumere integratori o farmaci, è buona prassi far riferimento al proprio medico di base che potrà suggerire o meno una visita specialistica presso un gastroenterologo.
I farmaci maggiormente utilizzati nel trattamento della sindrome del colon irritabile vengono generalmente prescritti e consigliati in presenza di sintomi evidenti; quindi si tratta di medicine da assumere sostanzialmente solo quando si sta vivendo una fase acuta del problema a scopo sintomo-soppressore.
Tali farmaci possono essere antispastici, antidiarroici, antibiotici o particolari enzimi che vanno a regolare stipsi o eventuale manifestazione diarroica intensa.
Tra gli integratori più efficaci nel trattamento del colon irritabile, troviamo invece quelli a base di:
- Melissa: utile a rilassare la muscolatura intestinale (la trovi qui);
- Oligofruttosio: per potenziare la flora batterica sana;
- Olio essenziale di menta piperita: per flatulenza e meteorismo e per rilassare i muscoli del tratto digerente (puoi acquistarlo a questo link);
- Aloe vera: ottimo antinfiammatorio naturale (versione consigliata su Macrolibrarsi);
- Zenzero;
- Fiori di Bach.
Tra gli integratori specifici, invece, risulta realmente efficace il Colinen IBS Aboca, formulato appositamente per il trattamento dell’IBS.
Si tratta di un complesso di resine, polissacaridi e polifenoli, presentato sotto forma di opercoli, in grado di ridurre la permeabilità della mucosa intestinale in modo da renderla meno soggetta agli attacchi infiammatori esterni.
Importantissimo è, ovviamente, dare uno sguardo d’insieme a tutto l’organismo e adottare precise scelte di vita come rafforzare il sistema immunitario e mantenere un buon equilibrio psicofisico.
Conosci la sindrome del colon irritabile? Come hai risolto? Condividi la tua esperienza nei commenti!