Appena in tempo per Halloween arrivano studi che mettono in allerta i golosi, rivelando un collegamento tra consumo di zucchero e riduzione delle capacità cognitive. Secondo le ricerche, in elevate quantità lo zucchero fa male non solo alla salute e alla forma fisica; ma anche e soprattutto alle capacità di apprendimento e alla memoria. I dati raccolti sono certamente utili a chiarire i processi responsabili dell’invecchiamento precoce e dell’Alzheimer.
L’eccesso di zucchero fa male al cervello
Uno studio italiano pubblicato da poco su Cell Report ha rivelato che i danni provocati dallo zucchero vanno ben oltre il rischio diabete e sovrappeso. La ricerca proviene da un team di scienziati dell’Università Cattolica di Roma; l’équipe ha esaminato il comportamento di alcune cellule staminali neurali coltivate in provetta messe a contatto con alte dosi di zucchero.
Sappiamo che questo particolare gruppo di cellule è responsabile della riparazione dei danni cerebrali e regola il funzionamento dei processi di memoria e apprendimento. Lo studio ha rivelato che lo zucchero compromette proprio il funzionamento delle cellule staminali, riducendo nettamente anche la loro capacità di moltiplicarsi.
L’esito della ricerca ha consegnato dati preoccupanti. Secondo il Dott. Giovanbattista Pani, coautore della ricerca e ricercatore presso l’Istituto di Patologia dell’UCSC, “Un eccesso di zucchero brucia le riserve cellulari che servono al cervello per produrre nuovi neuroni”. “Temiamo che chi consuma troppo zucchero presenti una minore rigenerazione cellulare con un conseguente impatto negativo sulle sue performance cognitive”.
Nella fase finale dello studio gli scienziati hanno verificato la correttezza dell’ipotesi mediante un esperimento sul campo. Hanno impiegato cavie da laboratorio a cui è stata somministrata una dieta ipocalorica, dunque con un apporto di zuccheri inferiore al normale. L’analisi ha confermato i risultati ottenuti in provetta, perché ha registrato un aumento del numero di staminali neurali che dunque hanno dimostrato una maggiore capacità di rinnovarsi.
Zucchero e rischio Alzheimer
Si è scoperto inoltre che alcune cellule del cervello assorbono lo zucchero presente nel sangue a un ritmo più veloce rispetto ai neuroni. In altri termini, alcune cellule del cervello sono come spugne per lo zucchero e questo può accelerare l’avanzare dei disturbi neurologici.
Le cellule che assorbono il glucosio più velocemente sono chiamate cellule gliali. Queste assorbono lo zucchero a una velocità maggiore rispetto alle cellule responsabili delle connessioni neurali che guidano i nostri pensieri, ricordi e azioni.
Lo studio, pubblicato il 13 ottobre sulla rivista Science, ha utilizzato scansioni PET funzionali per osservare come il cervello risponde a diversi nutrienti. I ricercatori hanno scoperto che le cellule gliali mostrano un assorbimento di glucosio più elevato rispetto ai neuroni e agli astrociti.
Secondo ricerche precedenti, gli astrociti, cellule di supporto fondamentali per i neuroni, sono vitali per la funzione della normale attività cerebrale. Quindi se cellule diverse dai neuroni e dagli astrociti catturano il glucosio in entrata, questo potrebbe causare problemi alle altre cellule cerebrali. L’impatto sull’organismo del modo in cui queste cellule metabolizzano lo zucchero è ancora in fase di studio. La ricerca, però, dimostra che anche le cellule cerebrali reagiscono allo zucchero e all’alcol; il che potrebbe spiegare perché le persone con glicemia alta hanno anche maggiori probabilità di manifestare Alzheimer o demenza.
Le malattie neurodegenerative “sono associate ad alterazioni nel metabolismo energetico del cervello”, afferma lo studio.
Bisogna però precisare. La ricerca non suggerisce che mangiare zucchero o bere alcolici provochi demenza, ma che un eccesso di zucchero potrebbe alimentare una malattia esistente o latente. Talvolta l’Alzheimer è chiamato diabete di tipo 3 perché i pazienti con glicemia alta sperimentano anche un tasso più rapido di declino cognitivo e l’80% delle persone con malattia di Alzheimer presenta insulino-resistenza.
Declino cognitivo: ecco perché lo zucchero fa male
In realtà, già da tempo si sospetta che alti livelli di zuccheri nel sangue siano associati all’Alzheimer, alla demenza e ad altre forme di danno neurologico. L’associazione tra zucchero e Alzheimer nasce dal ruolo svolto dall’insulina nel corpo e nel cervello.
Assumendo carboidrati e zuccheri il corpo rilascia insulina per segnalare alle cellule la disponibilità di energia. Se le cellule non hanno bisogno di carburante resistono al glucosio in entrata. Gli effetti? L’eccesso di zucchero nel sangue rimane immagazzinato come grasso. Nel cervello il processo cambia. Alcune cellule assorbono immediatamente lo zucchero come carburante perché il glucosio è in grado di attraversare direttamente la barriera emato-encefalica.
Quindi, mentre un eccesso di glucosio nel corpo aumenta l’insulina e fa accumulare grasso, troppo zucchero nel cervello lascia le cellule cerebrali “affogate nello zucchero”. Quando parliamo di zuccheri, ad ogni modo, non possiamo non comprendere le alternative ipocaloriche allo zucchero. Infatti, anche i dolcificanti fanno male o comunque non sono innocui per la salute dell’intestino.
In definivita, le cellule neurologiche non assimilano lo zucchero, perché questo è stato già assimilato da altre cellule. Restano quindiprivate di energia le cellule responsabili del pensiero, della memoria, del linguaggio. Secondo gli esperti, questo può accelerare lo sviluppo di disturbi come la demenza e l’Alzheimer.
Conclusioni degli studi
Le ricerche illustrate confermano che lo stile di vita rimane il fattore più importante per mantenere il cervello in salute e attuare un’efficace prevenzione Alzheimer. Le scelte alimentari, l’esercizio fisico, un sonno adeguato e il sollievo dallo stress possono mantenere il cervello sano a lungo.
È necessaria allora una dieta vegetale a base di cibi ricchi di fibre come verdure, frutta, cereali integrali, noci e semi; vanno invece eliminati o drasticamente ridotti i cibi a base di grassi saturi e zuccheri aggiunti e gli alimenti ad alto indice glicemico. Secondo gli esperti, anche mantenere la pressione bassa ed evitare il colesterolo alto è fondamentale per la salute del cervello.
Anche se nessuno ancora conosce esattamente la causa dell’Alzheimer, questi studi permettono di confermare che per la salute del nostro cervello lo zucchero fa male. Insomma, meno zucchero mangiamo e meno alcol beviamo, meglio è. Sono regole, queste, che aiutano la longevità, come suggerito anche dal noto biologo di Harvard David Sinclair. Aspettiamo nuovi studi sull’argomento: forse è veramente possibile ridurre il rischio di declino neurologico preferendo un’alimentazione salutare.