Consumo di carne rossa

Gli alimenti di origine animale sono importanti fonti di proteine e forniscono alcuni nutrienti basilari per il nostro organismo. Non bisogna però pensare che un consumo di carne rossa elevato sia necessario per fare scorta di proteine. Spesso invece è sufficiente assumerne piccole quantità per assicurare al nostro corpo l’apporto ottimane dei suoi nutrienti.

Ma quanta carne mangiare per non avere effetti negativi? Per le carni rosse, tra cui manzo, maiale e agnello, gli attuali studi affermano che un consumo mantenuto entro i 500 grammi la settimana non sia pericoloso per la salute. Entro questi limiti, la carne rossa può certamente far parte di un modello alimentare sano. Non per niente i tagli magri di manzo sono inclusi anche in un menu classico di dieta mediterranea.

Insomma, la carne sembra non essere così nociva come molti pensano, anche se si fa strada l’idea che la migliore carne sia quella vegetale. Certo, consumarne in grandi quantità non è consigliabile. Ma la giusta selezione e un consumo moderato possono aiutarci a trarre benefici anche da questa preziosa fonte di proteine.

Per un consumo consapevole di carne rossa ci sono alcuni fattori a cui bisogna sempre fare attenzione. Conoscendoli, possiamo mangiare tranquillamente la nostra bistecca senza preoccupazioni di sorta.  

Ecco gli accorgimenti che possiamo adottare se non riusciamo ad adottare una dieta vegetariana o comunque uno stile di vita senza carne rossa.  

Impara a riconoscere i diversi tipi e tagli

Uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione sul consumo di carne rossa è quale tipo si sceglie. Esistono guide online che spiegano la composizione di ogni tipo di carne, ma a volte basta il caro vecchio buon senso: un taglio di carne grasso dovrebbe sempre essere sostituito con tagli asciutti.

Ricorda anche che alcuni tipi di carne rossa particolarmente grassi, come pancetta e salsicce, dovrebbero essere consumati rarissimamente o solo per occasioni speciali. Stessa cosa per i salumi; e ovviamente sappiamo già che i wurstel fanno male. Queste carni lavorate contengono infatti elevate quantità di grassi saturi che ostruiscono le arterie. Conoscendo meglio i tagli magri delle varie carni, puoi certamente inserirli in un piano alimentare sano.

Consumo di carne: controlla le porzioni

Quando si tratta di carne rossa, le dimensioni delle porzioni svolgono un ruolo determinante per verificare se il nostro piatto è salutare o meno.

Una fetta di manzo dovrebbe pesare circa 90 grammi da cotta e andrebbe sempre integrata con una buona dose di verdure o comunque alimenti a base vegetale come cereali integrali, noci e semi.

Questo equilibrio è la chiave del successo nel mangiare carne rossa. Contiene sostanze nutritive che sono scarse nei cibi vegetali e viceversa; bilanciarle, quindi, si traduce in un maggiore apporto di tutti i nutrienti di cui il ​​tuo il corpo ha bisogno per mantenersi sano.

Aromatizzare e cuocere la carne

Non tutti sanno che anche il modo in cui si prepara la carne incide moltissimo sulle sue qualità salutari o meno.

Aromatizzare la carne con spezie ipocaloriche e a basso contenuto di grassi, oltre a preferire un metodo di cottura che non aggiunga altri grassi, aiuta a rendere la carne rossa più sana. Per ottenere il massimo dall’apporto di ferro fornito dalla carne, il suo consumo può essere associato alla vitamina C. Per esempio, l’ideale sarebbe preparare una grigliata di carne non troppo cotta, condita con succo di limone, rosmarino, origano e peperoncino.

Insomma, basterebbero questi accorgimenti per inserire la carne rossa nella dieta più salutare. A meno che un medico non ci abbia sconsigliato di mangiarla per specifici motivi, non dovremmo rinunciarvi. Scegliere il taglio giusto, cucinarlo nel modo più sano e mangiarne quantità modeste può davvero fare la differenza. La carne rossa può essere anche benefica; secondo alcuni studi peraltro non mangiare carne aumenta il rischio di depressione.

E tu quanta carne mangi? Descrivici la tua esperienza nei commenti!

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