Omega-3 riducono l'aggressivita

Gli integratori di olio di pesce che contengono omega-3 sono da tempo conosciuti per i loro benefici sulla salute cardiovascolare. Un recente studio ha rilevato che questi integratori sono preziosi anche per un altro motivo: gli omega-3 riducono l’aggressività.

Secondo i ricercatori, questi particolari integratori, sicuri e comunemente disponibili, dovrebbero essere utilizzati in contesti vari, dai parchi giochi ai sistemi carcerari. Cosa c’è di vero? Esaminiamo i dettagli di questa promettente scoperta.

Omega 3 riducono aggressività: lo studio

L’aggressività può manifestarsi con forme più evidenti, come la violenza verbale e fisica e il bullismo, o in modi più nascosti, come atti di vandalismo, incendi e furti.

In realtà, entrambi i tipi di comportamento possono avere effetti negativi sulle relazioni e conseguenze legali spiacevoli. Ridurre questi comportamenti porterebbe a miglioramenti significativi dell’intera società.

Alla luce di queste consapevolezze, un nuovo studio realizzato presso l’Università della Pennsylvania suggerisce che gli integratori di omega-3 riducono l’aggressività, offrendo un metodo innovativo per affrontare questo problema.

L’analisi è stata effettuata come meta-analisi che ha riassunto i risultati di 29 studi randomizzati e controllati. Si sono ottenuti 35 campioni indipendenti per 3918 partecipanti allo studio. Effettuate tre analisi indipendenti, sono state osservate significative riduzioni dell’aggressività sia reattive che proattive, soprattutto sulle autovalutazioni.

In definitiva, la ricerca dell’Università della Pennsylvania ha dimostrato che l’integrazione alimentare con Omega-3 riduce il comportamento aggressivo, indipendentemente dall’età o dal sesso.

Sulla base dei risultati, Adrian Raine, neurocriminologo della Penn e autore principale dello studio, ha dichiarato: “È giunto il momento di implementare l’integrazione di omega-3 per ridurre l’aggressività in vari ambienti, dalla comunità al sistema di giustizia penale. Gli omega-3 non risolveranno completamente il problema della violenza, ma possono certamente aiutare”.

Lo studio ha rivelato nuove frontiere e tuttavia non è isolato. Nel 2001, il dottor Joseph Hibbeln del National Institutes of Health (NIH) ha pubblicato uno studio che trovava una correlazione tra il consumo di pesce ricco di omega-3 e tassi di omicidio più bassi. Un anno dopo, un altro studio dell’Università di Oxford ha riscontrato che i prigionieri britannici che assumevano integratori alimentari, inclusi gli Omega-3, erano meno violenti e antisociali.

Olio di pesce e comportamento aggressivo

Nella ricerca più recente, gli scienziati si sono proposti di verificare se gli omega-3 fossero efficaci nel ridurre tutte le forme di aggressività. Per questo motivo hanno condotto una meta-analisi di 29 studi randomizzati e controllati che misuravano l’aggressività in persone che assumevano integratori di omega-3.

Gli studiosi si sono concentrati sul comportamento aggressivo e non su emozioni come la rabbia o atteggiamenti come l’ostilità. Hanno quindi preso in considerazione anche altri integratori, come calcio e vitamina D, esaminati come potenziali moderatori.

La ricerca ha mostrato un effetto a breve termine degli omega-3, con una riduzione del 30% dell’aggressività indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla diagnosi di base, dalla durata del trattamento e dal dosaggio.

Dai risultati è emerso che gli omega-3 riducono sia l’aggressività reattiva che quella proattiva. I ricercatori spiegano che gli omega-3 possono ridurre le manifestazioni aggressive regolando i meccanismi cerebrali disfunzionali e migliorando la struttura e la funzione del cervello.

Sono certamente necessari ulteriori studi per valutare l’efficacia a lungo termine degli omega-3 nel ridurre l’aggressività. I ricercatori suggeriscono anche di utilizzare la risonanza magnetica per verificare se gli omega-3 migliorano il funzionamento cerebrale e di esaminare l’influenza della genetica sul trattamento con omega-3.

Nel frattempo, gli omega-3 e in generale l’olio di pesce sono considerati sicuri ed efficaci per tutte le età. Anche le fonti di Omega 3 vegetali come i semi di lino presentano le medesime caratteristiche e svolgono la stessa funzione.

Adrian Raine ha sottolineato che i genitori di bambini aggressivi dovrebbero considerare l’aggiunta di pesce alla dieta dei loro figli, oltre a qualsiasi altro trattamento. Gli acidi grassi omega-3 dovrebbero essere usati in combinazione con trattamenti psicologici e psichiatrici esistenti.

Omega-3 riducono l’aggressività

Come dicevamo, lo studio non è isolato e nasce da ricerche precedenti. Un’analisi di Gajos e Beaver nel 2016 ha scoperto che l’integrazione di omega-3 potrebbe ridurre l’aggressività con effetto moderato.

Bisogna però considerare due importanti limitazioni nelle ricerche degli anni passati. Prima di tutto, molti studi non misuravano direttamente l’aggressività ma piuttosto disturbi correlati come il disturbo oppositivo provocatorio e il disturbo della condotta. Su 30 studi iniziali, solo 17 sono stati in grado di misurare esplicitamente l’aggressività.

Un’altra limitazione riguarda il modo in cui sono state gestite le misurazioni multiple dell’aggressività all’interno dei singoli studi. Anziché considerare una singola dimensione dell’effetto per ciascun studio, sono state calcolate dimensioni separate per ogni misura, creando distorsioni nei risultati. Un approccio migliore sarebbe quello di usare una sola dimensione per ogni studio, garantendo l’indipendenza statistica.

Nonostante queste limitazioni, lo studio di Gajos e Beaver ha fornito un’importante base iniziale per capire se gli omega-3 possono ridurre l’aggressività.

È anche importante distinguere tra due tipi di aggressività: quella reattiva-impulsiva, e quella proattiva, pianificata. Alcuni studi hanno suggerito che gli omega-3 sono più efficaci nel ridurre l’aggressività reattiva. Ad esempio, ricerche sui prigionieri e sui bambini hanno mostrato risultati migliori per l’aggressività reattiva rispetto a quella proattiva.

Lo studio ha cercato di valutare se entrambe le forme di aggressività possano beneficiare dell’integrazione di omega-3 o se una delle due risponda meglio al trattamento. Una ricerca sui detenuti ha dimostrato una maggiore efficacia del trattamento sulla forma di aggressione reattiva-aggressiva. La ricerca continua a suggerire che gli omega-3 riducono l’aggressività, offrendo una potenziale strategia per migliorare il comportamento aggressivo in vari contesti.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Aggression and Violent Behavior ed è già destinato a far parlare di sé. L’integrazione di olio di pesce infatti può rappresentare un intervento sicuro, economico e salutare per ridurre l’aggressività.

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