Diete mima digiuno

Le diete mima digiuno oggi, grazie alla sempre crescente attenzione al benessere e alla sana alimentazione, sono uno dei maggiori riferimenti in ambito wellness e alimentazione. La prima dieta mima digiuno, ideata dal prof. Valter Longo, che dirige il dipartimento di gerontologia dell’Università della California, si basa su un programma nutrizionale mirato a generare uno stato di equilibrio del corpo.

Questo tipo di piano alimentare, basato sul sistema Prolon, potrebbe innescare un meccanismo di rigenerazione cellulare che comporterebbe la morte delle cellule vecchie e inattive in favore di nuove cellule staminali.

Programma delle diete mima digiuno: cosa sono e come funzionano

Nato dalla sperimentazione anti invecchiamento, l’obiettivo perseguito dal digiuno terapeutico ideato dal prof. Longo, ma riproposto anche in chiave casalinga, è esattamente quello di giungere a un reset delle cellule in modo da poter vivere meglio e più a lungo.

Si sente sempre più parlare di digiuno intermittente 16:8, dieta del digiuno o terapia del digiuno; ma in cosa consiste questo particolare stile di vita che, per qualche giorno durante l’interno arco dell’anno, imita il digiuno e ci permette di sentirci meglio?

Le indicazioni generali per affrontare una dieta mima digiuno sono sostanzialmente poche e semplici:

  • eliminare per qualche giorno (ogni 3-4 mesi se si è normopeso o anche ogni 1-2 mesi se si è in grave sovrappeso) i cibi che stimolano la produzione di insulina;
  • Ridurre notevolmente il consumo di proteine animali;
  • Assumere 1000 calorie il primo giorno suddividendole tra 34% di carboidrati, 56% di grassi (vegetali) e 10% di proteine;
  • Assumere 750 calorie nei 4 giorni a seguire suddividendole tra 47% di carboidrati, 44% di grassi vegetali e 9% di proteine.

Diete che imitano il digiuno: gli effetti positivi del digiuno terapeutico

Se quando si è innamorati si dice che si vive d’aria, ma di certo non possiamo pensare che vivere perennemente in una condizione di digiuno possa fare bene. Anche perché poi, seppur innamorati, torniamo allegramente a cibarci con gusto.

Resta il fatto però che seguire uno stile di vita che preveda dei momenti di digiuno durante l’anno, sempre sulla base di uno stile di vita abitualmente sano, sembra fare decisamente bene al nostro corpo. E non si tratta soltanto di scegliere un regime di digiuno intermittente per dimagrire.

1. Rafforza le difese immunitarie

Uno degli effetti positivi di un digiuno di 4-5 giorni ogni 4 mesi circa è quello del rafforzamento delle difese immunitarie. Grazie alla drastica riduzione di alimenti ad alto carico glicemico e all’eliminazione delle proteine animali, il nostro organismo può “disfarsi” delle cellule inutili e “concentrarsi” sulla produzione di nuove cellule staminali.

2. Disintossica

Quando il nostro corpo non ha pasti pesanti da digerire, può assolutamente provvedere allo smaltimento delle tossine in eccesso resettando il suo naturale stato di benessere. Sarà quindi pronto ad accogliere nuovamente cibi sani, a basso indice glicemico e anche, saltuariamente, qualche piccolo vizio.

3. Migliora l’assimilazione delle sostanze nutritive

Quando il nostro organismo è eccessivamente provato e saturo, l’assimilazione delle sostanze nutritive non è al massimo delle sue performance. Dedicarsi quindi a una fase di dieta digiuno della durata di pochi giorni, fa sì che il nostro intestino si ripulisca e che il nostro corpo possa assimilare al meglio tutti i nutrienti necessari al benessere.

4. Limita l’insorgenza di problemi cardiovascolari

Diverse ricerche condotte in ambito clinico e scientifico hanno evidenziato come la restrizione calorica derivante da una dieta del digiuno abbia effetti positivi anche sulla prevenzione delle patologie cardiovascolari. Questo perché si andranno a limitare gli effetti deleteri di colesterolo, trigliceridi e zuccheri in circolo nel sangue. Stretta conseguenza sarà una diminuzione della massa grassa a favore di quella muscolare.

5. Rende l’organismo più longevo e allunga la vita

Ovviamente nessuno di noi ha la cosiddetta sfera di cristallo e non saremo mai in grado di prevedere quanto vivremo; ma uno dei benefici delle diete mima digiuno e del digiuno terapeutico Longo è proprio quello di favorire la riduzione di tutte le patologie cardiovascolari e di lavorare sui processi di invecchiamento in modo da rallentarli nel tempo.

Non si tratta di magie o di fantascienza, ma di nutrirci in un modo più sostenibile dal nostro organismo quotidianamente messo alla prova da eccessi e cedimenti. Allo stesso principio risponde anche la dieta della salute planetaria, che in un certo senso può allungare la vita perché riduce il rischio di morte prematura.

6. Riduce le infiammazioni

La Scuola di Medicina di Yale, attraverso i suoi studi, ha evidenziato tra gli effetti positivi del digiuno la capacità del nostro corpo di arginare i processi infiammatori grazie alla produzione di Beta-Idrossibutirrato.

7. Cementifica la forza di volontà

Spesso, a farci vivere peggio, è tutta quella prassi di vizi che ci concediamo sempre più spesso per i motivi più disparati, che vanno dallo stress alla tristezza passando per le frustrazioni e le malinconie. Praticare per qualche giorno una dieta del digiuno, ci permetterà di entrare più sintonia con la nostra forza di volontà. Il risvolto positivo è che sentiremo, nei giorni a seguire, tutti i benefici della disintossicazione oltre a quelli del controllo di noi stessi e potremo osservare la nostra vita da un punto di vista più proattivo e privilegiato.

Diete mima digiuno: effetti positivi sulla sindrome metabolica, sulla sclerosi multipla e altre patologie

Insomma, digiunare fa bene. Grazie agli studi effettuati sul meccanismo di funzionamento delle diete che imitano il digiuno è stato possibile rilevare che i cicli di digiuno riescono nell’ardua missione di distruggere parte delle cellule autoimmuni nocive sostituendole con una componente fisiologica. Questo è interessante soprattutto nel caso della sclerosi multipla che potrebbe vedere nel tempo un miglioramento grazie a un’inversione del funzionamento cellulare.

Interessanti anche i risvolti sulla sindrome metabolica o insulino resistenza. Riducendo l’assunzione di zuccheri e integrando l’alimentazione con carboidrati integrali che si combinano con le proteine vegetali, si minimizza il pericolo del picco glicemico dopo i pasti. Questo pone un freno al circolo vizioso dato dall’eccessiva produzione di insulina che, a sua volta, porta ad accumulare sempre più grasso.

Attualmente sono in corso alcuni studi incentrati su eventuali effetti positivi delle diete mima digiuno in pazienti soggetti alla chemioterapia. Non vi sono al momento notizie scientificamente certe e attendibili, ma dalle prime evidenze si può dire che un controllo alimentare che simula il digiuno sia assolutamente sicuro per si chi sottopone a chemioterapia e che potrebbe persino ridurne gli effetti collaterali.

Hai mai provato forme di dieta-digiuno? Raccontaci gli effetti nei commenti!

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