Siamo costantemente bombardati da informazioni sulla perdita di peso e di fronte allo scenario sempre più vasto è davvero difficile sapere cosa può davvero aiutare a perdere qualche chilo di troppo. Ma come destreggiarsi tra i vari miti sulla perdita di peso?
Diciamo subito che ci sono molti metodi per misurare la salute delle persone, ma il peso sulla bilancia resta al centro dell’attenzione quando si parla di raggiungere i propri obiettivi di salute. Una sfortunata conseguenza di quanto sia popolare la perdita di peso è che ci sono davvero tantissime informazioni, che siano vere o meno. Oggi vogliamo esaminare alcuni tra i miti sulla perdita di peso più diffusi. Cerchiamo di fare chiarezza e distinguere i fatti che permettono di perdere peso e quelli che restano pura finzione.
Miti sulla perdita di peso: il pompelmo fa dimagrire
Sfatiamo subito il primo mito: il pompelmo non fa dimagrire. Se ne parla forse dagli anni ‘30, quando la dieta del pompelmo divenne una vera e propria ossessione per i divi di Hollywood. In realtà ci sono recenti studi clinici che non hanno rivelato differenze significative nel peso corporeo tra i partecipanti che hanno mangiato pompelmo e quelli che non l’hanno fatto.
Questo frutto, come tutti gli agrumi, è un valido aiuto spezzafame in una dieta dimagrante perché a basso contenuto calorico. Mezzo pompelmo, infatti, ha appena 40 calorie e oltre un grammo di fibre. Non vedremo, però, alcun miracolo in termini di perdita di peso. Possiamo quindi lasciare quest’idea una volta per tutte.
Il tè verde aiuta il metabolismo
Questo non è del tutto vero ma ha un suo fondamento. Le sostanze contenute nel tè verde, tra cui l’antiossidante epigallocatechina gallato (EGCG), sono state a lungo propagandate come booster metabolici. Tuttavia, una revisione di 15 studi ha rilevato che il piccolo aumento del consumo di calorie era probabilmente più correlato al contenuto di caffeina del tè rispetto alla presenza dell’antiossidante EGCG.
Dunque, non sarebbe specifico del tè verde: basterebbe bere una tazzina di caffè per avere lo stesso effetto. In ogni caso, qualsiasi perdita di peso dovuta alla caffeina è decisamente lieve.
Lo yogurt velocizza la perdita di peso
Non possiamo dire che questo sia un mito. Una metanalisi dei dati su dieta, stile di vita e aumento di peso ha rilevato che le persone che mangiavano regolarmente yogurt hanno registrato meno rischi di ingrassare in un periodo di quattro anni. E altre ricerche hanno collegato il cibo fermentato a una maggiore perdita di peso e alla riduzione della circonferenza vita.
Il vantaggio potrebbe essere un aumento dei microbi intestinali “buoni” e il loro effetto antinfiammatorio sul corpo. L’infiammazione, infatti, è legata al sovrappeso e all’obesità. Dobbiamo dire, però, che non è stata dimostrata una relazione diretta di causa ed effetto. Coloro che mangiano yogurt, dunque, possono semplicemente essere quelli che hanno uno stile di vita più sano in generale.
Miti sulla perdita di peso: colazione da re, cena da povero
Vero e degno di nota. Per la maggior parte delle persone, magari abituate a fare colazione con un caffè e a pranzare fuori casa, la cena è il pasto più importante della giornata. In termini di peso, però, queste abitudini di vita possono esser nocive. Sarebbe il caso, piuttosto, di seguire l’antico consiglio di fare una colazione da re, un pranzo da principe e una cena da povero.
Una recente ricerca ha messo a confronto persone che hanno consumato un pasto abbondante e una cena scarsa e viceversa. I partecipanti hanno registrato più del doppio della termogenesi indotta dalla dieta dopo la colazione rispetto al dopo cena. In altre parole, dopo la colazione si è osservato un notevole aumento delle calorie bruciate dall’atto del mangiare e dalla digestione. La ragione? Il metabolismo è più veloce al mattino e rallenta di notte. Seguire questo andamento offre un innegabile vantaggio nella perdita di peso.