Insufficienza respiratoria covid-19

In questo periodo, per la grave emergenza sanitaria dovuta al nuovo Coronavirus sentiamo spesso parlare di argomenti prima riservati al campo medico. Oggi più che mai sono entrati nel nostro linguaggio quotidiano termini come insufficienza respiratoria, polmonite, saturimetro. Ma su cosa dobbiamo veramente concentrarci? Come si manifesta il Covid-19, la malattia respiratoria che impaurisce il mondo?

Insufficienza respiratoria: emogasanalisi e saturimetro

Senza scendere nei particolari medici possiamo definire insufficienza respiratoria la mancanza di ossigeno nel sangue o, per meglio dire, di quella quantità utile a soddisfare le esigenze dell’organismo. Per essere più precisi, il fenomeno si verifica quando l’ossigeno rilevato in sede di emogasanalisi – prelievo, questo, di sangue arterioso – scende al di sotto dei 60 mm di mercurio.

Al giorno d’oggi lo strumento più semplice che ci consente di misurare tale valore è il saturimetro.

Si tratta di un apparecchio che si infila nel dito; tramite i raggi infrarossi misura in tempo reale la saturazione di ossigeno dell’emoglobina presente nel sangue arterioso periferico, definita come SpO2. In linea di massima, valori sotto il 90% vengono classificati come non normali, mentre un valore di 95% è accettabile in persone con un livello di emoglobina normale; infine, valori tra il 97 e il 99% sono rilevati in soggetti sani.

Insufficienza respiratoria e sintomi: a cosa dobbiamo prestare attenzione

I sintomi che indicano un’infezione da Coronavirus ormai abbiamo imparato tutti a riconoscerli. Sono quelli tipici dell’influenza: febbre, tosse, insufficienza polmonare, crisi respiratoria. Tra le manifestazioni collaterali, che invece non sempre si presentano, troviamo il più delle volte dolore al torace, dissenteria, percezioni alterate di olfatto e gusto.

Quali sono i sintomi della polmonite?

Il sintomo principale della polmonite è la dispnea, che provoca insufficienza respiratoria acuta e aumenta sotto sforzo. Le persone con dispnea non riescono a svolgere le normali attività quotidiane senza affrontare difficoltà respiratorie. Anche salire una rampa di scale diventa faticoso, e nelle persone più anziane il problema si amplifica.

Un’altra manifestazione tipica della mancana di ossigeno nel sangue è la colorazione bluastra delle dita. Parte proprio dalle estremità degli arti, infatti, il segno più evidente di ipossiemia.

L’ insufficienza respiratoria da Covid-19 compare in maniera rapida: si parla di pochissime ore. Si è notato inoltre che alcuni pazienti ricoverati e classificati come stabili subiscono un calo improvviso nella respirazione.

Chi è più soggetto ad insufficienza respiratoria?

Bisogna distinguere tra rischio di contagio e manifestazione della malattia Covid-10. Siamo tutti a rischio di infezione; i bambini generalmente non si ammalano, ma possono tramettere il virus. Gli asintomaci sono presenti in tutte le fasce di età; gli effetti più distruttivi della malattia invece si manifestano in modo differente. Le persone anziane o con patologie croniche sono quelle più a rischio; e questo, soprattutto se si tratta di patologie cardiache o respiratorie. Un altro fattore di rischio per le gravi conseguenze della malattia da Covid-19 riguarda i fumatori, che presentano un apparato respiratorio senza dubbio più fragile. Tra i danni del fumo, purtroppo, annoveriamo anche questo.

Quando si guarisce dal Covid-19

Un paziente che ha contratto il Coronavirus viene definito guarito o negativo quando dopo 3 giorni dalla mancanza di sintomi vengono ripetuti a distanza di 24 ore 2 tamponi con esito negativo. Il paziente dimesso viene quindi collocato in quarantena domiciliare per 14 giorni. Al termine della quarantena si potrà valutare l’effettiva guarigione; occorre però aspettare anche molto più di un mese perché gli effetti del Covid-19 sui polmoni siano completamente superati.

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