Dieta swift

La Dieta Swift prende il nome da una nutrizionista d’eccellenza, Kathie Madonna Swift. Viene descritta nell’omonimo libro, in cui l’Autrice, in collaborazione con il giornalista Joseph Hopper, insegna non solo a perdere peso ma a buttare giù la pancia in sole 4 settimane, grazie ad una alimentazione che agisce direttamente sull’intestino.

I principi su cui è fondato il particolare piano alimentare proposto è decisamente interessante e si collega benissimo alle ultime frontiere in tema di dimagrimento. Il punto centrale è l’azione della dieta sulla flora batterica, che oggi viene sempre più ritenuta la vera chiave di volta per dimagrire. Agendo sui batteri intestinali è anche possibile eliminare il peso derivante dal malassorbimento intestinale dei nutrienti. E’ proprio questo che produce il gonfiore addominale e difficoltà di varia natura.

Il libro, che in Italia si chiama “La dieta dell’intestino sano”, promette una rapida perdita di peso e ..di pancia in sole 4 settimane. Per seguire la dieta consigliamo la lettura del libro

La dieta Swift non si concentra sulle quantità dei cibi o sulle calorie, ma insegna prevalentemente quali cibi eliminare e quali preferire per dare nutrimento ai batteri “buoni”. Si tratta dunque di un’alimentazione sana e varia basato sul consumo di fibre, frutta e verdura. E’ bene precisare che non si tratta di un programma vegetariano e che indica quali proteine animali preferire.

Le principali regole della dieta Swift

  • Riduzione drastica del glutine e dei cibi zuccherini
  • Introduzione di cibi ad azione prebiotica e probiotica
  • Programma di 4 settimane per ridurre tutti i cibi che ci causano fermentazione intestinale.

Dieta Swift: i cibi esclusi

Vanno eliminati latte e derivati, la maggior parte dei cereali contenenti glutine,  zucchero semolato e dolci con zucchero, alcol, caffè, grassi di origine animale, alcuni tipi di frutta, aglio e cipolla.

Viene inoltre consigliato di ridurre ogni tipo di zucchero, scegliere i giusti grassi e integrare l’alimentazione con cibi fermentati, come il Kefir. Ancora, l’Autrice consiglia di alternare riso integrale ai cereali antichi o pseudocereali per limitare il consumo di glutine. In poco tempo, queste semplici regole unite alle altre orientate alla vita sana, oltre a far perdere peso regaleranno un addome piatto, una maggiore energia e leggerezza.

Le prime due settimane sono sicuramente le più efficaci; il menù è ipocalorico e decisamente restrittivo. A queste seguono altre due settimane più permissive, che in effetti sono quelle che danno un senso alla privazione della prima fase e che permettono di ingerire giornalmente circa 1600 Kcalorie.

Regole per i condimenti: spezie ed erbe aromatiche libere; due cucchiai di olio al giorno. E’ permesso un cucchiaio di miele al giorno.

Il menu tipo giornaliero della prima settimana 

La Dieta Swift deve essere seguita leggendo il libro, perché non è possibile sganciare il menù da tutte le regole che sono state stilate dall’autrice.

Solo per darvi un’idea daremo un menu base per prima settimana da 1.200 Kcalorie. Sono previsti colazione e spuntino standard validi per tutti i giorni e così strutturati:

Colazione: 60 grammi di fiocchi d’avena con 200 ml di latte di riso, 1 cucchiaino di sciroppo d’acero o miele  e 300 g di frutti di bosco a scelta; 1 pompelmo ventrifugato con 2 carote e una costa di sedano; thé con un cucchiaino di miele.

Spuntini: è possibile scegliere tra diverse opzioni: un’arancia, 2 kiwi, 2 man­darini, 300 g di fragole, 250 g di melone invernale per lo spuntino pomeridiano.  Per quello mattutino si può utilizzare il centrifugato previsto per la colazione.

–> Per la dieta completa leggi il libro

La dieta Swift fa dimagrire?

Moltissimi ne sono entusiasti e parlano di risultati immediati già nella prima settimana. Provare per credere!

Per quanto riguarda i contro, la dieta dell’intestino sano sembra avere un difetto comune a molti programmi. Eliminare i cibi contenenti glutine non sempre è una scelta salutare e spesso va a discapito del metabolismo. Il rischio è ritrovarsi presto con i problemi iniziali. Le quattro settimane proposte sono consigliabili perché permettono di dare una bella sferzata al metabolismo e liberare l’intestino. Questo non solo nell’ottica del dimagrimento ma in quella, più salutare, del raggiungimento di una più alta qualità della vita.

Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche: 

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *