Avrete sentito parlare tante volte di “ittero”, una patologia molto comune tra i neonati, per i quali scompare spontaneamente. Può però svilupparsi anche negli adulti in seguito a una malattia del fegato o della cistifellea. Si tratta di una condizione che si verifica a causa di un eccesso di bilirubina nel sangue; l’ittero diventa visibile quando i livelli di bilirubina superano una specifica soglia.
Cos’è l’ittero e quali sono i sintomi
Con il termine Ittero si indica una modifica del colore della pelle, degli occhi e delle mucose che tendono a assumere una colorazione giallastra dovuta all’aumento della bilirubina. Questa è un pigmento che si trova nella bile e che si forma soprattutto durante la distruzione dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi danneggiati o che hanno concluso il loro ciclo vitale.
Le cause dell’ittero possono essere varie; il più delle volte sono collegate al fegato, ma per avere una diagnosi specifica e sicura bisogna fare alcuni esami di laboratorio e alcuni test strumentali per immagini.
In generale, l’ittero compare quando la bilirubina che circola nel sangue supera i 2-2,5 mg per 100 ml; si ha invece un subittero quando i valori si avvicinano a questa soglia. Per cui, a seconda della concentrazione sierica della bilirubina, l’ittero può essere lieve, medio e grave.
Per questo motivo, se si notano gli occhi un po gialli e un cambiamento del colore della pelle molto vicino al giallastro, bisogna subito recarsi dal medico di fiducia. Procederà a far effettuare una serie di accertamenti.
Oltre ai sintomi più comuni, si possono avere: prurito e feci più chiare del normale, nonché eventuali sintomi che dipendono dalla malattia che ha scatenato il tutto come alcuni tumori e l’epatite.
La dieta per l’ittero
La diagnosi, la terapia e la dieta si differenziano a seconda del tipo di bilirubina che ha provocato l’ittero; ma in linea di massima ci sono alcuni consigli utili che rilasciano i medici per seguire una dieta appositamente per questa malattia.
Si tratta di una dieta particolare che serve a velocizzare la guarigione. Comprende un grande quantitativo di liquidi, tra cui cibi contenenti vitamine e selenio senza grassi, frutta e verdura fresca.
Non bisogna mangiare cibi troppo elaborati o utilizzare delle sostanze e condimenti che possono affaticare il fegato; non bisogna bere alcool o fumare.
In generale si consiglia di non mangiare cibo a contenuto elevato di grassi e preferire alimenti che fanno bene al fegato; ridurre i carboidrati; limitare i cibi piccanti e l’uso di burro e formaggi grassi; evitare bevande gassate e cibo spazzatura; preferire succhi di frutta fatti in casa e zuppe di verdure, che sono molto più semplici da digerire e danno il nutrimento giusto al corpo per riprendersi velocemente.
Chi è malato di ittero deve seguire questi consigli alimentari e iniziare la dieta fin dalla comparsa dei primi sintomi. Durante la cura, supportata dalle medicine necessarie indicate dal proprio medico curante, bisognerà valutare periodicamente i livelli di bilirubina nel sangue con gli appositi e specifici esami di laboratorio per osservare le variazioni e i miglioramenti dei valori fino ad avvenuta guarigione.