Eccoci nuovamente a parlare dei sostituti ai classici cereali. Sebbene questo alimento non sia un cereale ma appartenga alla famiglia del rabarbaro, con le sue 343 calorie per 100 gr. è un’ottima soluzione per coloro che sono sensibili al glutine.
Il grano saraceno ha eccellenti qualità nutritive: ricco di potassio e magnesio, è molto utile per la salvaguardia del sistema cardiovascolare e si ritiene che riduca il rischio di sviluppare colesterolo cattivo e ipertensione.
Il suo contenuto in flavonoidi, specialmente in rutina, permette a questo fantastico alimento di agire come un potente antiossidante; esso inoltre è una buona fonte di magnesio, che rilassa i vasi sanguigni, migliora il flusso sanguigno e quindi l’apporto dei nutrienti ai tessuti, riduce la pressione arteriosa e incentiva quindi il buon funzionamento del sistema cardiovascolare.
Il grano saraceno aiuta a controllare il livello di zucchero nel sangue e riduce il rischio di diabete, come confermato da recenti studi comparativi con i cereali raffinati, rispetto ai quali abbassa significativamente la glicemia, oltre a soddisfare il senso di fame.
Proprietà del grano saraceno: le conosci tutte?
Questo prezioso alimento aiuterebbe anche ad eliminare i calcoli biliari. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Gastroenterology, mangiare cibi dall’elevata quantità di fibre insolubili, tra i quali il grano saraceno, può aiutare ad evitare questo disturbo. Su un campione di sole donne, nel corso della sperimentazione si è notato che coloro che assumevano più fibre presentavano un rischio ridotto del 13% di sviluppare la patologia rispetto a coloro che consumavano altri alimenti.
Peraltro, coloro che mangiavano cibi più ricchi di fibre insolubili presentavano un rischio inferiore del 17% rispetto alle donne che ne avevano assunte quantità inferiori. Tale protezione dipende dalla dose assunta: un incremento di 5 grammi di fibra insolubile era associato a un rischio ridotto del 10%.
La capacità delle fibre insolubili di prevenire i calcoli biliari è probabilmente riconducibile alla capacità di accelerare il transito intestinale, riducendo quindi la secrezione di acidi biliari, aumentando la sensibilità all’insulina e abbassando i trigliceridi.
Si segnalano possibili effetti collaterali dovuti ad ipersensibilità o allergia a questo alimento. Dovrebbe essere evitato in gravidanza e allattamento.
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