L'acqua

L’acqua è l’elemento naturale che contraddistingue l’essere umano. Siamo fatti per un’altissima percentuale di acqua: dal 50 al 75% circa, percentuali variabili in base all’età. Più si va avanti negli anni, più la quantità di acqua nel corpo diminuisce.

Ogni giorno veniamo bombardati da campagne che ci invitano a un consumo adeguato di acqua, utilizziamo persino app che ci ricordano di bere durante il corso della giornata. Il marketing dell’acqua è uno dei settori più floridi della nostra industria.

Ma sappiamo quali acque bere? Conosciamo la differenza tra acqua potabile e acqua minerale? Scopriamolo insieme.

Acqua minerale e acqua potabile: cosa sono e differenze

  • L’acqua minerale naturale, secondo il D.L. 105 del 25 gennaio 1992, è l’acqua che ha origine da una falda o in un giacimento sotterraneo e che proviene da una sorgente che può essere naturale o perforata. L’acqua minerale naturale ha ovviamente determinate peculiarità igieniche e, talvolta, particolari indicazioni per svariati scopi salutari;
  • L’acqua potabile, secondo il D.L. 31 del 2001, è l’acqua, trattata o meno, destinata a uso domestico – per la preparazione di cibi o per altri scopi – fornita da una rete di distribuzione. Definisce inoltre come potabile, anche l’acqua utilizzata dalle imprese alimentari per la produzione di prodotti o sostanze destinate all’utilizzo umano a eccezione dei prodotti che non possono essere considerati salubri. L’acqua potabile è un’acqua definita come limpida, incolore, inodore, insapore al cui interno non è stata riscontrata la presenza di sostanze nocive o di microrganismi patogeni.

Poste le doverose definizioni che ci fornisce la normativa attualmente vigente in Italia, vediamo quali sono le principali differenze tra acqua minerale e acqua potabile.

L’acqua minerale è senza alcun dubbio acqua potabile.

La differenza sostanziale è che l’acqua minerale possiede, oltre ai sali minerali in comune con l’acqua potabile, anche oligoelementi che possono renderla pià indicata per particolari casi e tipologie di persone.

Una seconda differenza rilevante è che l’acqua potabile subisce dei trattamenti per poter arrivare in una determinata maniera nelle nostre case; trattamenti come la clorazione, ad esempio. L’acqua minerale deve per legge essere imbottigliata tal quale come sgorga dalla sorgente.

Acqua in bottiglia o acqua del rubinetto? Quale scegliere

Ed eccoci giunti all’annosa questione che almeno una volta ha scatenato dibattiti in ogni famiglia: acqua in bottiglia o acqua del rubinetto?

Partiamo subito con una rassicurazione generale: salvo casi particolari, comunicazioni comunali o ordinanze d’emergenza, l’acqua potabile dei nostri rubinetti è sicura. Secondo molti studiosi addirittura anche più sicura dell’acqua minerale in bottiglia.

L’acqua che sgorga dai nostri rubinetti viene infatti sottoposta a continue analisi e controlli, nonché trattamenti, che la rendono sicura per ogni essere vivente, umano o animale che sia.

Tali trattamenti, come la clorazione, possono influire molto sul sapore dell’acqua potabile. Anche per questo motivo assistiamo a un largo consumo di acqua in bottiglia, soprattutto in molte città, dove l’acqua è particolarmente dura e rilascia un persistente sapore di cloro.

Proprio in casi come questi è però possibile filtrare l’acqua. Sono sempre più diffuse, infatti, le caraffe filtranti che ripuliscono l’acqua potabile da residui e metalli pesanti e la rendono “più buona” al palato. Il funzionamento della caraffa filtrante si basa appunto sull’utilizzo di filtri che sono in grado di trattenere microrganismi e sostanze come ferro, calcio e sodio che possono modificare il gusto dell’acqua rendendola meno piacevole da bere.

Qualche modello consigliato? La scelta più ampia viene offerta online dove si possono trovare ottime caraffe a prezzi davvero allettanti:

  • Aigostar Pure 30LDV
  • Brita 1027666 da 8,2 litri
  • Aqua Optima EJ0651

Acqua minerale e acqua potabile: esistono dei rischi?

Ti starai chiedendo: e i metalli pesanti? Non c’è il rischio che l’acqua del rubinetto sia poco sicura per questo motivo? Non sono più sicure le bottiglie?

Il rischio non è da escludersi totalmente, dato che l’acqua, per arrivare ai nostri rubinetti, passa attraverso dei condotti. Ma le eventuali percentuali di piombo o altri metalli sarebbero comunque davvero minime. Così come è minimo il rischio di assimilare sostanze cancerogene attraverso le bottiglie di plastica che nel trasporto possono aver subito sbalzi di temperatura che hanno alterato la loro struttura.

Quali acque bere

A questo punto, dobbiamo preferire l’acqua minerale in bottiglia o l’acqua potabile?

Salvo indicazioni particolari del medico, che potrebbe consigliare un’acqua minerale, acqua oligominerale o acqua diuretica, ed eccezion fatta per i bambini molto piccoli ai quali è sempre bene far bere un’acqua più leggera, la scelta tra acqua del rubinetto e acqua in bottiglia è totalmente a discrezione personale.

Ricordiamo che anche per un elemento così importante e innocuo come l’acqua, è fondamentale rispettare nell’assunzione limiti sia minimi che massimi. Per un soggetto adulto in salute è bene bere almeno 2 lt di acqua al giorno e non superare mai i 9 lt quotidiani per evitare il rischio di iponatremia. Volendo essere più precisi, rimandiamo all’articolo che ci chiarisce quanta acqua bere ogni giorno e come fare una dieta dell’acqua.

Quali sono i sali minerali presenti nell’acqua?

Se arrivati verso la fine della nostra piccola guida al consumo consapevole di acqua hai bisogno dei famosi sali, sappi che nell’acqua ci sono tantissimi sali minerali.

Nell’acqua è presente il calcio, fondamentale per le nostre ossa e per i nostri muscoli, che lavora proprio per questo scopo insieme al magnesio, presente anch’esso nell’acqua. Il cloro svolge anche la sua notevole funzione a livello digestivo. In minori quantità rintracciamo anche il cobalto, utilissimo alla vitamina B12 e il fluoro, il ferro, lo iodio, il selenio e il manganese.

Come leggere l’etichetta dell’acqua minerale

All’interno delle etichette delle acque minerali imbottigliate, ci sono alcuni parametri che è bene tenere in considerazione, soprattutto se il vostro organismo ha bisogno di alcune sostanze in particolare.

  • Residuo fisso: ovvero quanti sali minerali sono presenti nell’acqua. In base a questo dato l’acqua viene classificata come Minimamente mineralizzata, Oligominerale, Mediamente minerale, Ricca di sali minerali, quest’ultima da preferire solo se consigliata dal medico, perché un’assunzione maggiore del solito di sali minerali potrebbe causare problemi come calcoli renali;
  • PH: nelle acque in commercio è tra il 6,5 e l’8. Un PH ottimale sarebbe preferibilmente maggiore di 7;
  • Durezza: la durezza dell’acqua non produce riscontri negativi sulla sua sicurezza. È un fattore che altera semplicemente il suo gusto che potrebbe risultare non molto gradevole;
  • Nitrati: un fattore da considerare soprattutto se si sceglie un’acqua minerale destinata ai bambini, il cui valore, in questo caso, deve essere di massimo 25mg per litro, preferibilmente non superiore ai 10 mg per litro.

E tu quale acqua bevi? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!

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